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Patricia Llaguno Zielinski: storia della campionessa di padel

Patricia Llaguno Zielinski, meglio conosciuta come Patty, attuale numero 11 nella classifica mondiale del World Padel Tour, è stata la prima giocatrice in assoluto a vincere questo campionato nel 2013, e, nel 2014, anche il mondiale a coppie, sempre in squadra con Ely Amatrian.
La giocatrice nasce a Cartagena, in Spagna, dove inizia ad avvicinarsi fin da giovanissima al mondo del padel, vincendo vari campionati spagnoli e mondiali in diverse categorie giovanili.
Nel 2008, Llaguno approda sulla scena internazionale partecipando al World Padel Tour e facendosi notare fin dall’esordio per il gioco potente, incalzante e aggressivo, che in breve tempo l’ha fatta entrare di diritto nella rosa delle migliori giocatrici mondiali di questo sport. In seguito, la sua carriera da professionista continua con la maglia della nazionale spagnola, con cui si aggiudica numerose vittorie: al momento, i match vinti dalla campionessa ammontano a 266 su un totale di 382 partite giocate.

Il segreto delle vittorie di questa fuoriclasse risiede negli allenamenti costanti, che porta avanti con grande impegno fin da quando era bambina, e nel continuo esercizio mentale che consente a Llaguno di non perdere mai la concentrazione sul campo da gioco, di controllare continuamente la pressione e di gareggiare sempre in maniera lucida e intraprendente.
Questo rigore durante gli allenamenti e le partite, però, non ha ancora intaccato il carattere espansivo e cordiale di Llaguno, che, al momento, è una delle campionesse di padel più amate e che vanta il maggior seguito da parte dei fans.

Llaguno è infatti una vera ambasciatrice del padel e un modello per quei giovani che desiderano intraprendere questo sport e trasformarlo in una carriera professionistica: impegno, costanza, coraggio, dedizione e passione sono infatti i valori a cui si ispira la campionessa, quelli che condivide con altri famosi fuoriclasse di questo sport entusiasmante e i consigli che si sente di dare a chiunque voglia avvicinarsi seriamente a questo mondo.

Nel corso di alcune interviste rilasciate nello scorso mese di maggio al sito Tuttosport e al blog Mr Padel Paddle, Llaguno si è espressa in merito agli obiettivi a cui punta a breve e a lungo termine: dopo l’infortunio subito dalla compagna di squadra Victoria Iglesias, infatti, la campionessa è stata affiancata dall’emergente Carolina Orsi, una giovane giocatrice che si è detta onorata di condividere il campo con una veterana come Patty. La necessità di dare vita a una nuova formazione di gioco ha comportato un importante cambiamento: Llaguno, infatti, motivata a raggiungere comunque le fasi finali dei tornei, è stata costretta a tornare a occupare la sua vecchia posizione di sinistra sul campo da gioco, per consentire a Iglesias di esprimersi al meglio nel ruolo che le è più congeniale.

Interrogata in merito alle altre giocatrici di padel emergenti, Llaguno si è dimostrata molto ammirata nei confronti di Las Claudias, Lorena Rufo, Marta Barrera e Alejandra Alonso, delle vere e proprie promesse di questo sport, che – chissà – magari avranno prima o poi il privilegio di condividere il campo da gioco con questa esperta veterana.

Come tanti altri campioni di padel, Llaguno ha dichiarato di preferire le competizioni di padel che si svolgono all’aperto, ma di rendersi conto che, in termini televisivi e, quindi, di riscontro da parte del pubblico, i campi indoor offrono un tipo di spettacolo più fruibile e accattivante, capace quindi di rendere questo sport sempre più conosciuto e di spingere di conseguenza molti più giovani a praticarlo, anche a livello professionistico.

Impossibile non sottolineare la grande stima e la profonda riconoscenza che la campionessa prova nei confronti del coach Juanma Rodriguez e della squadra della Diagonal Padel Academy: grazie a loro, la campionessa non solo ha potuto raggiungere gli altissimi traguardi che l’hanno vista protagonista, ma ha potuto portare avanti allenamenti serrati, rigorosi e proficui, che non le hanno mai tolto però il gusto di giocare a quello che la campionessa ritiene lo sport più bello del mondo.
Bellissime parole sono state rivolte anche ad alcuni campioni del padel, come Bela, Sanyo, Tapia, e, soprattutto, Ale Salazar, ritenuta da Llaguno la giocatrice numero uno al mondo e a cui ruberebbe volentieri la tenuta fisica e mentale che la contraddistingue anche nei momenti di maggiore difficoltà sul campo da gioco.

Ma Llaguno, se non fosse diventata una delle più brave giocatrici della storia del padel, che cosa avrebbe fatto nella sua vita? La campionessa ha dichiarato che avrebbe intrapreso comunque una carriera legata a questo sport, amato e praticato con amore fin da quando era bambina, magari da svolgere vicino al mare, uno dei suoi posti del cuore.

Il padel ha dato tanto a questa fuoriclasse, consentendole di vincere le gare più prestigiose e di diventare un vero e proprio punto di riferimento mondiale per i giovani sportivi. Ma il suo desiderio più grande resta, ancora oggi, quello di stare il più possibile vicina alla sua amata famiglia, che purtroppo vede poco a causa dei continui spostamenti che la portano a viaggiare in ogni parte del mondo.

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