Maximiliano Sanchez Aguero, classe 1986, occupa attualmente la posizione n. 15 nel ranking del World Padel Tour. L’argentino, nato a Villa Mercedes, con i suoi 183 cm di altezza, è noto col soprannome di Tiburón (lo Squalo) ed è fra i giocatori più anziani di questo sport, dove ha raggiunto, per due anni consecutivi – il 2018 e il 2019 -, la posizione numero 1 al mondo.
E l’assoluta eccezionalità di questo giocatore è comprovata proprio dai numeri: su 547 partite giocate nel World Padel Tour, Sanchez ha riportato 389 vittorie, con una percentuale di trionfi che si attesta intorno al 71%.
Sul campo da padel, l’argentino occupa da sempre la posizione di sinistra, nel ruolo cioè di chi si assume l’arduo compito di mettere a segno il punto preparato dal compagno di squadra che, ultimamente, è il giovane Lucho Capra, uno degli astri in ascesa di questo sport. Sul campo, i colpi più rappresentativi del Tiburón sono il remate, un tiro violento, effettuato anche in salto, e la volée di dritto. Il tiro su cui invece il campione è consapevole di dover ancora un po’ lavorare è lo smash liftato.
Leggendo la sua biografia, si scopre che la carriera sportiva di Sanchez è cominciata molto presto: a soli sei anni, infatti, ha iniziato a impugnare la racchetta da padel, dimostrando un’attitudine e una passione così forti da farlo trasferire in Spagna per continuare gli allenamenti, perfezionare le sue innate capacità e gareggiare così a livello mondiale. L’obiettivo è stato centrato quando Sanchez ha compiuto 16 anni ed è diventato ufficialmente un giocatore professionista di padel.
Nel 2010, il campione raggiunge la semifinale del torneo Ciudad Real, battendo due fuoriclasse come Diaz e Belasteguin. Dopo soli pochi anni e dopo allenamenti serrati, nel 2013 e nel 2014, Sanchez vince le finali di Madrid insieme al compagno di squadra e connazionale Daniel Gutierrez.
Dopo aver cambiato compagno di gioco, nel 2016, arriva l’ambita convocazione a far parte della nazionale argentina di padel per affrontare i mondiali in Portogallo: Sanchez non vince personalmente, ma, grazie ai portentosi compagni di squadra – nomi del calibro di Belasteguin, Gutierrez, Lamperti e Silingo –, riesce a conquistare il titolo di campioni del mondo di padel a squadre. In seguito, continua a inanellare numerose vittorie, arrivando fino alla vetta del ranking mondiale, dove ricopre con fierezza le prime posizioni.
Intervistato di recente dal Corriere dello Sport e da Padel-Magazine, il fuoriclasse ha ricordato con piacere – e con un filo di commozione – la sua vittoria più bella: quella del settembre 2018, in cui, alla presenza della sua famiglia e di sua moglie, durante le gare del World Padel Tour in corso a Lisbona, è riuscito a laurearsi campione del mondo.
Nel corso delle stesse interviste, Sanchez ha dichiarato di ritenersi uno sportivo molto fortunato, dato che ha subito pochi infortuni in carriera, è riuscito a raggiungere i più alti traguardi che si era posto e a togliersi parecchie soddisfazioni, tanto da essere riuscito a svuotare del tutto il famoso cassetto pieno di sogni.
Fra i padelisti emergenti, Sanchez ha dichiarato di stimare molto il giovane compatriota Juani De Pascual, a cui, da buon veterano, ha consigliato di concentrarsi su obiettivi graduali, da raggiungere con impegno ma senza stressarsi troppo. Fondamentale poi anche il non perdere mai di vista il traguardo finale, senza però farsi intimorire da esso.
Se dovesse invece tratteggiare il profilo del migliore giocatore di padel, il Tiburón sceglierebbe, fra le caratteristiche dei suoi compagni di squadra, la strategia in campo di Gutierrez, la tenacia e il saper fare squadra di Diaz e l’abilità del giovane Lucho Capra. Dai suoi avversari, invece, ruberebbe il controllo mentale di Belasteguin, il rovescio e il dritto e di Gutierrez e di Galan, e, infine, i clamorosi successi di Lebron e di Tapia.
Ma il suo idolo vivente, da sempre, con il quale ha anche avuto il piacere e il privilegio di giocare, è senza ombra di dubbio Juan Martin Diaz, un campione che dimostra di essere ancora sul pezzo, dato che, a 47 anni suonati, continua a muoversi sui campi da padel riportando vittorie su vittorie.
Sanchez ama ancora oggi questo sport come se fosse il primo giorno, per il divertimento che regala e per il benessere fisico che mantiene in chi lo pratica.
Interrogato sul futuro del padel, il campione ha dichiarato di essere certo che non solo continuerà a diffondersi e a essere apprezzato a livello mondiale, ma che approderà anche alle Olimpiadi, come peraltro tutti i campioni si augurano. Ma le emozioni che i tornei internazionali regalano a questo giocatore non sono a suo dire paragonabili a quelle suscitate dalle gare disputate in Argentina, la sua terra natia, dove può godersi il tifo non solo dei connazionali, fra i maggiori appassionati di questo sport a livello mondiale, ma anche della sua famiglia e dei suoi amici, a cui Sanchez è molto legato.
Un affetto profondo, infine, è anche quello che il fuoriclasse prova per l’Italia, patria di validissimi giocatori: il Tiburón si augura infatti che il Belpaese venga scelto sempre più spesso come palcoscenico delle competizioni legate al mondo del padel.