Lucìa Sainz Pelegri, classe 1984, è fra le migliori giocatrici al mondo di padel, attualmente numero 9 nella classifica del World Padel Tour.
Nata a Barcellona il 5 ottobre del 1984, la giocatrice, alta 1,74 cm, inizia la sua carriera sportiva sui campi da tennis, per approdare poi, dopo alcuni anni, al mondo del padel.
A tennis, Lucìa ha giocato dai 5 agli 8 anni, presso l’RC de Polo a Barcellona: in questo sport, si è distinta vincendo sei titoli di doppio sul circuito femminile ITF e divenendo membro della squadra Fresno State Bulldogs, dal 2004 al 2006, durante gli studi universitari nell’ambito del marketing, portati avanti negli USA, grazie a una borsa di studio.
Nel 2009, Lucìa è stata nominata tennista femminile della settimana alla Western Athletic Conference, mentre l’anno successivo vede la campionessa iniziare a praticare il padel e lavorare come promotrice di tennis. Nel 2012, Lucìa abbandona il lavoro per dedicarsi completamente alla carriera sportiva.
Il padel le risulta evidentemente uno sport molto congeniale, dato che, dopo solo pochi anni, nel 2018, le viene assegnato il premio Dona y Esport come miglior atleta di Barcellona e, nel 2020, raggiunge la prima posizione mondiale della classifica del World Padel Tour, giocando in coppia con Gemma Triay. Il sodalizio fra le due donne, iniziato nel 2016, anno che segna peraltro anche il cambio di ruolo di Lucìa, che aveva sempre giocato a sinistra, le porta, in soli pochi mesi, a vincere il Campionato spagnolo assoluto, a diventare campionesse del mondo con la nazionale spagnola, a posizionarsi seconde nella classifica del mondiale di coppia, ad arrivare in finale al World Padel Tour Valladolid, Siviglia e Barcellona Challenger e, infine, a chiudere l’anno al quinto posto della classifica delle coppie del World Padel Tour.
Nel 2021, le soddisfazioni di Lucìa non si esauriscono: a fine anno, inizia una nuova collaborazione con Marta Marrero, coronata da ottimi risultati, e diventa campionessa del mondo ed europea a squadre con la Spagna.
Durante la sua carriera come giocatrice professionista di padel, Lucìa ha giocato quasi 400 partite, riportando una percentuale di vittorie del 69%. Il suo colpo più rappresentativo è la volée di rovescio, potente e precisa, mentre in campo occupa la posizione di drive.
Dalle ultime interviste che la giocatrice ha rilasciato, è possibile carpire alcuni segreti: prima di tutto, la grande stima professionale che la lega alla sua allenatrice Marcela Ferrari, una ex giocatrice professionista capace di comprendere le esigenze di chi sta in campo e con la quale Lucìa ha stretto un rapporto di amicizia che resiste anche al di là dello sport. Inoltre, dalle sue parole, si intuisce chiaramente la tempra di questa giocatrice: tenacia, allenamenti serrati e umiltà nell’imparare dagli altri e dai propri errori, senza mai mollare, sono la stella polare che illumina il percorso sportivo di Lucìa e i consigli che la campionessa dà a tutti quei giovani che desiderano avvicinarsi al mondo del padel.
Molta e sincera la stima che la giocatrice esprime verso i colleghi che hanno raggiunto le più alte posizioni della classifica: fra gli uomini, Belasteguin, Juan Martín Diaz, Sanyo, Tapia, Coello, “El lovo” Lebron e Galan. Fra le colleghe, Carolina Navarro, Iciar Montes, le Alayeto e la Salazar.
Ad alcuni di loro, come Sanyo e Lebron, la giocatrice ruberebbe volentieri la vibora, il tiro offensivo che prevede l’uso del gomito e del mulinello per creare un gioco veloce, caratterizzato da un rimbalzo basso che diventa micidiale nello spiazzare gli avversari: Lucia ha ammesso con candore che, a differenza di tutti gli altri tiri, che padroneggia ampiamente, questo purtroppo non le riesce ancora nella maniera naturale che vorrebbe.
Nelle stesse interviste, Lucìa ha dichiarato inoltre di non avere preferenze particolari fra le partite giocate indoor o outdoor: se, infatti, la prima situazione è facile da gestire da parte dei campioni e ha un buon riscontro televisivo, la seconda, giocata sui campi esterni, si rivela più divertente da vivere.
Attualmente, la Sanchez gioca in squadra con la collega argentina Aranzazu Osoro, detta Zazu, con la quale mira a entrare fra le prime quattro posizioni della classifica del World Padel Tour e a ottenere risultati positivi anche nella Premier.
Ma che cosa avrebbe fatto Lucìa, se il destino non le avesse posto fra le mani una racchetta da padel? Stando a quanto da lei dichiarato, avrebbe lavorato nel campo del marketing sportivo, mettendo a frutto gli studi universitari da lei intrapresi.
Lucìa a livello agonistico si è già tolta molte soddisfazioni, essendosi piazzata al primo posto della classifica mondiale e avendo indossato vittoriosamente e con orgoglio la maglia della nazionale spagnola. Con tanti altri campioni mondiali del padel, però, la giocatrice condivide lo stesso sogno ancora irrealizzato: far conoscere sempre di più questo sport, vederlo approdare al massimo riconoscimento mondiale – le Olimpiadi – e diffonderlo fra i giovani, in virtù dei benefici e del divertimento che il padel regala.